Montefalco 15/04/2024

A MONTEFALCO NASCE IL MUSEO DEL SAGRANTINO

Un coinvolgente percorso immersivo e sensoriale, che parte dalle antiche cantine francescane fino alla scoperta del territorio.
Inaugurazione: sabato 20 aprile 2024, ore 11.30

Il Complesso Museale San Francesco di Montefalco, tra i borghi più belli dell’Umbria, si impreziosisce di una nuova sezione immersiva. Dopo un accurato lavoro di recupero architettonico e allestimento, inaugura il 20 aprile, alle ore 11.30, il Museo del Sagrantino, uno spazio dedicato alla storia del Montefalco Sagrantino DOCG alla presenza della Presidente della Regione Umbria Donatella Tesei, del Sindaco di Montefalco Luigi Titta e dell’Assessore al Turismo Daniela Settimi, del Presidente del Consorzio Tutela Vini Montefalco Paolo Bartoloni e del Direttore di Maggioli Cultura e Turismo Mauro Villa.
Il museo è raccontato in un percorso coinvolgente che parte dalle antiche cantine francescane fino ai giorni d’oggi e diventa porta di accesso alla scoperta del territorio. Pochi vini, in Umbria, riescono a rappresentare il concetto di terroir come il Montefalco Sagrantino, varietà autoctona della zona. Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG), può essere prodotta esclusivamente nel territorio collinare di Montefalco e in parte nei comuni di Bevagna, Castel Ritaldi, Giano dell’Umbria e Gualdo Cattaneo. Il Museo rafforza il rapporto identitario di questo vitigno con il territorio de “La Strada del Sagrantino” e diventa un’esperienza profondamente rappresentativa per dare un valore aggiunto all’attività di promozione per tutto il sistema socio-economico del Consorzio Tutela Vini Montefalco.

Il Museo del Sagrantino è il risultato di una vincente sinergia tra pubblico e privato: è promosso dal Comune di Montefalco con il sostegno della Regione Umbria e la collaborazione del Consorzio Tutela Vini Montefalco e La Strada del Sagrantino; i lavori di ampliamento sono stati realizzati grazie al POR FESR 2007-2013, Attività 2.2.2. e PAR FSC 2007-2013. Azione 3.5.2°. Ridefinizione finanziaria Programma regionale di cui alle D.G.R. n.126/2010, n.848/2011 e n.35/2012, la direzione lavori è dell’architetto Bruno Gori, il progetto dell’architetto Michele Giuseppe Onali, l’allestimento di Tractis di Stefano Mosconi e i contenuti a cura di Maggioli Cultura e Turismo.

“Quello del Museo del Sagrantino - spiega l’Assessore alla Turismo Daniela Settimi - è stato un progetto in cui l’amministrazione comunale ha lavorato in maniera attenta e oculata per restituire al Complesso Museale di San Francesco uno spazio dedicato al Sagrantino in grado di illustrare la sua lunga storia. Un racconto emozionale fatto di testimonianze del territorio, immagini suggestive e video che faranno immergere il visitatore nella coinvolgente atmosfera della storia del nostro Sagrantino, re indiscusso del territorio. È stato un grande lavoro di squadra che ha coinvolto l’Ufficio tecnico del Comune di Montefalco, il gestore Maggioli Cultura e Turismo, con in particolare la responsabile del Museo Serena Marianelli, l’architetto Gori, la Strada del Sagrantino, il Consorzio Tutela Vini Montefalco e l’Associazione “Studio e ricerca delle Tradizioni Popolari Umbre Marco Gambacurta”.

La visita al Museo del Sagrantino è un’esperienza visiva e sensoriale. Temi chiave del nuovo museo sono: vitigno, vino, territorio, tradizione, cultura. La visita parte dalle antiche cantine dei Frati Minori Conventuali di Montefalco, venute alla luce nell’ex Complesso Monumentale di San Francesco durante alcuni lavori di restauro nel 2006, dove sono esposti attrezzi e materiali provenienti dalla collezione privata dell’Associazione “Studio e ricerca delle Tradizioni Popolari Umbre Marco Gambacurta”. Prosegue con la scoperta di questa storica tradizione vitivinicola fra vigneti e piccoli borghi del territorio, già magnificamente raccontata da Benozzo Gozzoli nel 1452 nei suoi affreschi che illuminano proprio l’abside della chiesa di san Francesco, oggi un raro gioiello di ciclo pittorico rinascimentale e vero documento storico sul paesaggio agrario e la città di Montefalco. Nel percorso sono esposti materiali del XVIII e XIX secolo legati alla lavorazione delle uve e alla produzione in cantina, documenti e video illustrativi. Non solo Sagrantino, però. In queste terre nasce anche il Montefalco Rosso DOC, il Montefalco Grechetto DOC e il Trebbiano Spoletino DOC Montefalco, che oggi è uno dei bicchieri più richiesti del panorama enologico nazionale. Sono vini che restano nel cuore, perché racchiudono amore, dedizione, intelligenza e caparbietà.
Nel museo prende vita un paesaggio tattile, mai uguale, che nei secoli ha fatto da sfondo alle pitture di Benozzo Gozzoli, del Perugino e di Pinturicchio. È una manciata di chilometri traboccanti di bellezza, da scoprire passo dopo passo. Il ritmo della vita contemporanea non cambia i valori di questi luoghi: l’uomo opera ancora con rispetto nel disegno geometrico di coltivazioni, boschi e colline. Le vigne incastonate sui colli, da cui tutto parte per la realizzazione dei grandi vini della zona, rendono il paesaggio unico e fanno da cornice a borghi storici di raro fascino: Montefalco, Bevagna, Gualdo Cattaneo, Castel Ritaldi e Giano dell'Umbria. Sembrano la sintesi perfetta tra uomo e natura, capaci come poche altre di fondersi e confondersi nell'ambiente che le accoglie. Il Museo del Sagrantino, quindi, abbina impresa, cultura e territorio, per “assaporare” la natura più autentica del territorio di Montefalco.

MONTEFALCO SAGRANTINO DOCG
Vino simbolo di Montefalco e dei colli limitrofi, è l’essenza di queste terre, di chi le lavora e delle loro tradizioni più antiche. Il Sagrantino è un vino robusto e imponente. Prodotto DOCG dal 1992, è ottenuto con le sole uve dell’omonimo vitigno autoctono, da cui si crea anche il Sagrantino Montefalco Passito DOCG. Ha una straordinaria intensità, complessità e longevità. Ha bisogno di tempo per maturare in cantina e invecchiare in bottiglia, così da esprimere al massimo il suo carattere unico ed essere eccellente. La sua forza è tutta nell’attesa. Come da disciplinare DOCG, il Sagrantino può essere gustato solo dopo un invecchiamento di 37 mesi.
Le uve Sagrantino comunicano al vino sapori, aromi e caratteri del tutto particolari. A rendere unica questa varietà, tuttavia, non è solo la sua composizione ma anche la zona in cui viene coltivata, capace di farla maturare lentamente e di sopportare condizioni climatiche siccitose. Si tratta di un areale produttivo molto piccolo, con terreni che digradano dolcemente lungo profili collinari presidiati da antichi borghi medievali. Al di là degli interpreti, quello che emerge nel bicchiere è un tratto comune e un'innata attitudine, di Montefalco e delle terre circostanti, ad accogliere la vigna e a farla esprimere al meglio. Il Sagrantino si presta benissimo per accompagnare arrosti e salumi. Il Sagrantino Passito è perfetto con i dolci tipici della tradizione: le crostate di marmellata di more, la rocciata, il torciglione e i tozzetti. Ottimo anche con formaggi stagionati deliziati con il miele.

LE ANTICHE CANTINE FRANCESCANE
Le antiche cantine dei frati trovarono posto nei sotterranei della chiesa di San Francesco a Montefalco, cuore storico e culturale della città: in tre ambienti vennero alloggiati monumentali torchi a trave pressante e a vite per la premitura delle uve. Le vasche per la pigiatura delle uve e la raccolta dei mosti sono perfettamente conservate. Nei tre ambienti sono esposti gli attrezzi da lavoro (torchi, madia da vino, caldaio di rame per il “vino cotto”, etc.) e alcuni oggetti per la lavorazione delle uve e alla produzione vinicola come svinatori, soffietti, imbuti, tappabottiglie, provenienti dalla collezione privata dell’Associazione “Studio e ricerca delle Tradizioni Popolari Umbre Marco Gambacurta” .
In questo primo ambiente sono conservate due vasche, una destinata alla raccolta delle uve da pigiare, l'altra per l'alloggio del torchio a trave pressante, come testimonia la nicchia dove veniva ancorata la trave. Entrambe le vasche sono collegate attraverso una canaletta ad altre due vasche infossate, per la raccolta dei mosti.

Per informazioni: tel. 0742 379598 - museomontefalco@gmail.com - www.museomontefalco.it

Il Museo informa

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